venerdì 22 gennaio 2010

Intervista ai bambini di Basiglio.

Ho già parlato dei bambini di Basiglio sottratti dai genitori e domandandomi come fosse andata a finire la questione non ho trovato in rete significativi sviluppi, fatta salva questa sconvolgente intervista realizzata ai due fratellini da Panorama . Non si può rimanere impassibili. Mentre guardavo il filmato apparivano con fulgida chiarezza la sofferenza, l'imbarazzo, il disagio, la rabbia da parte dei due bimbi e i macroscopici errori metodologici commessi da tutti gli operatori a danno dei due piccoli e dei loro genitori. Una catena di errori che nessuno è stato in grado di interrompere. Questo è il nostro livello di civiltà?


Se siete interessati alla questione potete leggere i precedenti post pubblicati sull'argomento.

I ladri di bambini
I ladri di bambini II
I ladri di bambini III

Futuri cittadini......

Come sempre, il potere politico, e al di là degli schieramenti, ha molto a cuore la formazione dei futuri cittadini. E spesso ha le idee ben chiare.




Formalismo e condivisione

Molto spesso il rapporto tra genitori ed insegnanti è permeato di un formalismo che attraversa, e tacitamente regola, l'intero impianto pedagogico ed organizzativo della Scuola. Andando così a minare quel presupposto di genuinità (tema tanto caro a chi si occupa di pedagogia ed educazione) necessario in un rapporto di collaborazione tra adulti interessati alla qualità delle relazioni educative, nelle quali sono quotidianamente immersi i bambini/alunni. Nelle scuole ove lo spirito di ricerca è vivo, o quantomeno sopravvive, emerge con chiarezza l'importanza di riscoprire il significato di termini quali collaborazione, successo formativo, comunità educativa, partecipazione, attivando concreti processi di condivisione tra gli adulti: scuola, famiglia (largamente intesa) e territorio.