Molto spesso le donne s'interrogano sul loro operato come madri.
Pensano, riflettono, ponderano su tutto quello che riguarda i loro figli ( che continuano a considerare piccoli, anche se adolescenti). Si chiedono per esempio, se hanno agito bene nel dire loro di "no" di fronte all'ennesima richiesta , o se invece avrebbero dovuto riflettere di più, prima di dare una risposta negativa. Si domandano se la strada più giusta, per la costruzione di una buona relazione, sia quella basata sul dialogo, sull'ascolto, sulla capacità di saper accettare anche i loro silenzi. O se l'essere troppo accondiscendenti, accomodanti, tolleranti, non possa essere rischioso, perché potrebbe dare loro l'impressione di avere accanto un amico/a e non un genitore (punto di riferimento).
Nonostante però siano consapevoli d'essere attente, premurose, e partecipi della vita dei figli , nel momento in cui quest'ultimi, dimostrano di avere qualcosa che non va, si sentono subito responsabili, come se fosse colpa loro. Cominciano a mettere in dubbio la loro capacità genitoriale e ad accusare se stesse di non aver saputo ne vedere ne capire. Si sentono delle fallite!
Ma perché una madre dovrebbe sentirsi in colpa? Non è forse naturale che i figli sbaglino e nonostante si faccia di tutto, è quasi impossibile impedire che non si caccino nei guai? Un figlio non è anche responsabile delle proprie azioni? Esiste la madre perfetta ed infallibile? Esistono figli perfetti ed infallibili?
Forse la causa del senso di colpa è da ricercare all'interno della nostra società, dove il culto della prestazione regna sovrano. In un mondo in cui si deve avere successo in tutti i campi, (affettivo, sociale, lavorativo), le donne si devono sforzare d'essere oltre che delle ottime lavoratrici, anche delle madri modello.
Di conseguenza ( secondo questo modo di vedere) esse non possono sbagliare, non possono permettersi di commettere degli errori. La perfezione però, sappiamo bene, non esiste.
Nessun essere umano è infallibile e se la donna ricordasse che non esistono le super eroine e che bisogna accettarsi per quello che si è (con i pregi e i difetti, con le proprie capacità e i propri limiti) le madri probabilmente..... non avrebbero più tanti sensi di colpa.
Mirella Scardaci: pedagogista e formatrice
Fonte vignetta: Conversation with mom